Le Migrazioni in
Italia e in Francia
La nuova emigrazione

Tra fuga di cervelli e mobilità studentesca, uno sguardo indietro a questa nuova emigrazione cosiddetta "scelta" e alle sue conseguenze, in Francia e in Italia
Nel 2014 le Monde titolava “Il 27% dei giovani ora vede il proprio futuro professionale all'estero”. Secondo Christophe Praud, presidente del centro per giovani imprenditori, il quadro politico ed economico francese non favorirebbe l'emergere dei giovani. Anche se le ragioni di questa fuga sono molto eterogenee, sarebbero anzi, tra l'altro, la mancanza di remunerazione e un ambiente di lavoro non favorevole alla creazione e allo sviluppo di un'impresa Vi è anche una crescente necessità di acquisire esperienza internazionale in un'economia in via di globalizzazione.
Ma è il fenomeno e cosi preoccupante? Il problema nel valutarlo sta nella mancanza di dati precisi sulle comunità francesi stabilite all'estero; tuttavia, secondo l'economista F. Docquier "solo il 4% dei laureati francesi dell'istruzione superiore sono espatriati", il che rappresenta il tasso più basso d'Europa. Il fenomeno è compensato anche dal “brain gain”: l'arrivo di studenti stranieri e lavoratori qualificati. Secondo l'Ocse, in Francia sono 106mila gli studenti e 500mila i laureati di origine africana: resta quindi positivo il saldo migratorio dei laureati.
I numeri parlano chiaro: se possono partire, i giovanni italiani lo anno. Infatti, molti di loro che vanno a studiare all'estero non tornano più in Italia. Tra i motivi si ricordano la mancanza di opportunità professionali, le condizioni di lavoro non incentivanti, la mancanza di retribuzione e la difficoltà di costruirsi una carriera; il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è infatti del 40,1% secondo l'Istat.
Il fenomeno sembra preoccupante perché il numero degli espatriati è triplicato in 10 anni, essendo l'Italia anche l'unico Paese europeo con un saldo migratorio negativo dei laureati: -13%: le partenze non sono compensate nel Paese dall'arrivo di giovani laureati come in Francia . Inoltre, il fenomeno dell'esodo interessa soprattutto le regioni del Mezzogiorno, allargando ulteriormente il divario economico tra Nord e Sud. Questa fuga di cervelli provoca in Italia un impoverimento generale, sia dal punto di vista economico (il costo di questa migrazione è stimato in 10 miliardi di euro) sia dal punto di vista culturale.
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