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Perché partire? Che cosa rivela la recente crisi nel Mediterraneo?
 

   I recenti drammi dei naufragi nel Mediterraneo e le immagini di centinaia di persone stipate su barche di fortuna a Lampedusa mettono in discussione le ragioni che spingono i migranti a lasciare i loro paesi, rischiando la vita. A volte vittime di contrabbandieri senza scrupoli, sfruttamento o tortura lungo il percorso, spesso si trovano di fronte, una volta giunti nel paese d'accoglienza, ad altri ostacoli: la difficoltà di integrazione e la xenofobia.

   Questo tipo di immigrazione suscita infatti passioni, in Francia come in Italia, come testimonia la crescente politicizzazione della questione e la sua strumentalizzazione da parte di partiti come Lega Nord, Cinque Stelle o Front National che hanno un'opinione molto chiara sulla situazione migratoria, evocando un' invasione senza precedenti.

   La mobilità umana è in realtà ben lungi dall'essere un fenomeno nuovo, le persone sono sempre migrate e questa migrazione è stata accompagnata da un grande rifiuto nel paese d'accoglienza dello straniero. I lavoratori italiani emigrati in Francia durante la Rivoluzione industriale erano già vittime di discriminazioni, razzismo e soprannomi offensivi. Gian Antonio Stella, giornalista italiano ricorda: "siamo stati gli immigrati degli altri".

   Torniamo su questa storia di migrazioni in Francia e in Italia e sul loro impatto sulla società contemporanea.

© ACNUR / Roger Arnold

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